Glossary entry (derived from question below)
English term or phrase:
statements of probability
Italian translation:
calcolo delle probabilità
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Bilingualduo
Jun 23, 2003 14:11
21 yrs ago
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English term
statements of probability
English to Italian
Bus/Financial
statistica
In un testo sulla valutazione economico-finanziaria di un'impresa multinazionale ricorrono questi "statements of probability". Banalmente mi viene in mente "affermazioni della/delle probabilità", ma vorrei sapere se esiste un termine specifico nel settore statistico.
Proposed translations
(Italian)
4 | calcolo delle probabilità | Bilingualduo |
5 +2 | prospetto delle probabilità | Loredana Calo' |
5 +1 | statement of probability oppure probability statement | Cristina Giannetti |
Proposed translations
23 mins
Selected
calcolo delle probabilità
che io sappia, dovrebbe essere questo.
Ciao
Cristina
Ciao
Cristina
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Comment: "Grazie e buona giornata"
+2
9 mins
prospetto delle probabilità
Si potrebbe rendere con "prospetto" e anche con "rendiconto" delle probabilità.
Il traducente italiano "affermazione" o "dichiarazione" può valere di più in un contesto legale.
Buon lavoro, Loredana
Il traducente italiano "affermazione" o "dichiarazione" può valere di più in un contesto legale.
Buon lavoro, Loredana
Peer comment(s):
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Giusi Pasi
: stavo scrivendo uguale! battuta sul tempo!
7 mins
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agree |
claudiac
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statement of probability oppure probability statement
si usa anche in italiano.
L'esempio è particolarmente rivelante. Nel tentativo di rendere intelligibile il nesso fra i tre fatti sociali istruzione, suicidio e tradizionalismo religioso, Durkheim adotta quella stessa strategia interpretativa in termini di significati soggettivi che Weber aveva raccomandato per la sua "sociologia comprendente." Nonostante la sua avversione per i fattori psicologici, Durkheim dunque li ha dovuti incorporare - proprio come Weber - per rendere interpretabili i suoi risultati empirici e per risolvere il problema della direzione causale nei fenomeni sociali. A dispetto della loro radicale divergenza teorica e metodologica, Durkheim e Weber presentano dunque una sostanziale somiglianza nella struttura del procedimento interpretativo, che seguendo Smelser28 potremmo caratterizzare a) nella attribuzione a determinati fatti sociali generali di un significato idealtipico per gli attori b) nel conseguente probability statement che l'attore idealtipico si comporterà nel tal modo come risposta a quel significato. Weber ad es. vede il mondo calvinista come un fattore generale che provoca profonda ansia individuale, e l'organizzazione metodica della vita - in cui è consistita l'origine del capitalismo - come una sistematica risposta comportamentale a tale ansia. Durkheim dal canto suo vede ognuna delle quattro cause del suicidio che è riuscito empiricamente ad isolare come implicanti grandi tensioni psicologiche, e i vari tipi di suicidio come risposte conseguenti e adeguate a tali tensioni; così, pur non allentando la sua antipatia per le spiegazioni psicologiche, si trova a ricorrere a variabili 'soggettivamente significanti" in senso weberiano (ad es. individualismo, egoismo, con conseguente apatia e "contemplazione della non-esistenza) per fornire la mediazione, cioè l'interpretazione, che lega un fatto sociale generale come ad es. un alto livello di urbanizzazione, di educazione o di occupazione nel settore commerciale, a un altro fatto sociale come un alto tasso di suicidio e le sue varietà empiriche.
L'esempio è particolarmente rivelante. Nel tentativo di rendere intelligibile il nesso fra i tre fatti sociali istruzione, suicidio e tradizionalismo religioso, Durkheim adotta quella stessa strategia interpretativa in termini di significati soggettivi che Weber aveva raccomandato per la sua "sociologia comprendente." Nonostante la sua avversione per i fattori psicologici, Durkheim dunque li ha dovuti incorporare - proprio come Weber - per rendere interpretabili i suoi risultati empirici e per risolvere il problema della direzione causale nei fenomeni sociali. A dispetto della loro radicale divergenza teorica e metodologica, Durkheim e Weber presentano dunque una sostanziale somiglianza nella struttura del procedimento interpretativo, che seguendo Smelser28 potremmo caratterizzare a) nella attribuzione a determinati fatti sociali generali di un significato idealtipico per gli attori b) nel conseguente probability statement che l'attore idealtipico si comporterà nel tal modo come risposta a quel significato. Weber ad es. vede il mondo calvinista come un fattore generale che provoca profonda ansia individuale, e l'organizzazione metodica della vita - in cui è consistita l'origine del capitalismo - come una sistematica risposta comportamentale a tale ansia. Durkheim dal canto suo vede ognuna delle quattro cause del suicidio che è riuscito empiricamente ad isolare come implicanti grandi tensioni psicologiche, e i vari tipi di suicidio come risposte conseguenti e adeguate a tali tensioni; così, pur non allentando la sua antipatia per le spiegazioni psicologiche, si trova a ricorrere a variabili 'soggettivamente significanti" in senso weberiano (ad es. individualismo, egoismo, con conseguente apatia e "contemplazione della non-esistenza) per fornire la mediazione, cioè l'interpretazione, che lega un fatto sociale generale come ad es. un alto livello di urbanizzazione, di educazione o di occupazione nel settore commerciale, a un altro fatto sociale come un alto tasso di suicidio e le sue varietà empiriche.
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