Glossary entry (derived from question below)
English term or phrase:
"n's"
Italian translation:
questi studi fanno riferimento a campioni statistici più numerosi degli studi attuali
Jul 6, 2005 08:29
19 yrs ago
English term
"n's"
English to Italian
Other
Journalism
These studies all had higher "n's" than the current study.
"N's" sta per aspetti negativi?
grazie mille in anticipo
"N's" sta per aspetti negativi?
grazie mille in anticipo
Proposed translations
+2
58 mins
English term (edited):
These studies all had higher "n's" than the current study.
Selected
questi studi fanno riferimento a campioni statistici più numerosi degli studi attuali
sul Merrian-Webster "n's" è il plurale della lettera "n". In questo caso n's secondo me sta per "numeri", visto il contesto direi che si riferisce a valori di tipo statistico
Peer comment(s):
agree |
luskie
: yep! è la numerosità, di solito N, in maiuscolo (context, context, context!)
8 mins
|
agree |
Vittorio Preite
9 hrs
|
4 KudoZ points awarded for this answer.
Comment: "grazie, questa soluzione meglio si adattava al mio contesto, e grazie anche ad Alfredo per la sua esauriente riflessione, mi ha chiarito molti dubbi!"
1 hr
questi studi riportano più riferimenti del presente studio
Cioè più articoli di riferimento pertinenti sull'argomento
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Note added at 1 hr 59 mins (2005-07-06 10:28:23 GMT)
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In fondo all\'articolo vengono riportete le \'reference\' con i numeri 1), 2),....n)
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Note added at 1 hr 59 mins (2005-07-06 10:28:23 GMT)
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In fondo all\'articolo vengono riportete le \'reference\' con i numeri 1), 2),....n)
3 hrs
presentano valori più alti di n
o "valori di n più alti"
Anna e luskie probabilmente hanno ragione, ma le cose potrebbero anche stare diversamente.
In statistica il temine corretto per la consistenza numerica di un campione è effettivamente numerosità, ma vederlo indicato con la minuscola è insolito. n minuscolo appare in alcune formule di calcolo combinatorio, in particolare riferite alla distribuzione binomiale, che ha varie applicazioni in statistica medica, ma mi pare improbabile che sia questo, dato quel po' di contesto che mi è parso di capire.
Tuttavia IMHO ciò che dovresti considerare soprattutto è che qui n potrebbe indicare una (qualsiasi) altra variabile utilizzata nel corso dello studio - che so, la numerosità di un sottogruppo, il numero di sottogruppi in cui un gruppo è stato suddiviso, tanto per dire le prime cose che mi vengono in mente (e al limite potrebbe anche essere stata indicata in una parte del materiale cui tu non hai accesso - che so, didascalie di illustrazioni. Quindi (e scusami se dico una cosa troppo ovvia, ma sono difficoltà che almeno io ho incontrato), intanto può valere la pena di rileggere bene il resto del testo - prima e DOPO la frase indicata - comprese tavole, tabelle e ammennicoli vari.
A ogni modo ho proposto una la formula che ha il pregio di rimanere aderente all'originale, senza introdurre le tue ipotesi o deduzioni - che necessariamente, anche nella migliore delle ipotesi, hanno un margine di errore.
Della materia specifica, dopotutto - it should be safe to assume (e posso dirlo solo in inglese, se non voglio perdere quella punta di lingua nella guancia che qui sta davvero bene) - il lettore cui è destinato il testo ne dovrebbe sapere più del traduttore, no?
Infine: il mio vecchio, fidato (e sudato!) testo di statistica medica (Armitage, ed.it. 1975 - tradotto da Antonello Sciacchitano) non parla di studi prospettici, ma distingue tra studi retrospettivi e prospettivi (o longitudinali). In sintesi, nei primi si parte dalla classificazione dei soggetti (ad esempio in sani/malati) e si va a vedere l'associazione di tale condizione con la presenza o l'assenza nel loro passato di alcuni possibili fattori eziologici (esempio: quanti malati di tumore polmonare fumavano almeno 10 sigarette al giorno 10 anni prima?); negli studi prospettivi si parte dalla presenza o assenza dei fattori eziologici e si registra l'insorgere della condizione in epoca successiva (esempio: quanti tumori alla tiroide si sono sviluppati nel giro di 10 anni nella popolazione esposta alle ricadute del disastro di Chernobil?) - gli esempi, ovviamente sono ultrasemplificati e non vanno presi alla lettera!
Anna e luskie probabilmente hanno ragione, ma le cose potrebbero anche stare diversamente.
In statistica il temine corretto per la consistenza numerica di un campione è effettivamente numerosità, ma vederlo indicato con la minuscola è insolito. n minuscolo appare in alcune formule di calcolo combinatorio, in particolare riferite alla distribuzione binomiale, che ha varie applicazioni in statistica medica, ma mi pare improbabile che sia questo, dato quel po' di contesto che mi è parso di capire.
Tuttavia IMHO ciò che dovresti considerare soprattutto è che qui n potrebbe indicare una (qualsiasi) altra variabile utilizzata nel corso dello studio - che so, la numerosità di un sottogruppo, il numero di sottogruppi in cui un gruppo è stato suddiviso, tanto per dire le prime cose che mi vengono in mente (e al limite potrebbe anche essere stata indicata in una parte del materiale cui tu non hai accesso - che so, didascalie di illustrazioni. Quindi (e scusami se dico una cosa troppo ovvia, ma sono difficoltà che almeno io ho incontrato), intanto può valere la pena di rileggere bene il resto del testo - prima e DOPO la frase indicata - comprese tavole, tabelle e ammennicoli vari.
A ogni modo ho proposto una la formula che ha il pregio di rimanere aderente all'originale, senza introdurre le tue ipotesi o deduzioni - che necessariamente, anche nella migliore delle ipotesi, hanno un margine di errore.
Della materia specifica, dopotutto - it should be safe to assume (e posso dirlo solo in inglese, se non voglio perdere quella punta di lingua nella guancia che qui sta davvero bene) - il lettore cui è destinato il testo ne dovrebbe sapere più del traduttore, no?
Infine: il mio vecchio, fidato (e sudato!) testo di statistica medica (Armitage, ed.it. 1975 - tradotto da Antonello Sciacchitano) non parla di studi prospettici, ma distingue tra studi retrospettivi e prospettivi (o longitudinali). In sintesi, nei primi si parte dalla classificazione dei soggetti (ad esempio in sani/malati) e si va a vedere l'associazione di tale condizione con la presenza o l'assenza nel loro passato di alcuni possibili fattori eziologici (esempio: quanti malati di tumore polmonare fumavano almeno 10 sigarette al giorno 10 anni prima?); negli studi prospettivi si parte dalla presenza o assenza dei fattori eziologici e si registra l'insorgere della condizione in epoca successiva (esempio: quanti tumori alla tiroide si sono sviluppati nel giro di 10 anni nella popolazione esposta alle ricadute del disastro di Chernobil?) - gli esempi, ovviamente sono ultrasemplificati e non vanno presi alla lettera!
Discussion
grazie