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English to Italian: ASL acquisition General field: Social Sciences Detailed field: Linguistics
Source text - English What does language acquisition look like when it begins for the first time in adolescence? This question is difficult to answer because virtually all hearing children are exposed to spoken language from birth. Unlike the acquisition of spoken languages, however, the acquisition of signed languages is frequently delayed. In the USA, about 90% of deaf children are born to hearing parents who do not know any sign language (Schein, 1989). Because most deaf infants do not have access to early linguistic input, they are at risk for language delay. In rare cases, deaf individuals are cut-off from all linguistic input until adolescence due to anomalies in their upbringing combined with a number of societal and educational factors. The question that the current study explores is how these extremely late learners begin their linguistic journey once they are immersed in a language that is fully accessible to them, in this case American Sign Language (ASL). Can they use their cognitive maturity and previous non-linguistic communicative experience to leapfrog the initial stages of language acquisition? Or must they move through the well-documented set of early linguistic milestones in a manner analogous to children?
Sign languages are natural languages that are expressed with the hands and face and understood through the eyes. Decades of research have demonstrated that sign languages are linguistically equivalent to spoken languages and are structured at the level of syntax, semantics, morphology, and phonology (Klima and Bellugi, 1979; Stokoe, Casterline, and Cronneberg, 1965). Cross-linguistic studies demonstrate that, when begun at birth, the acquisition patterns for sign languages generally parallel those for spoken languages (Anderson and Reilly, 2002; Mayberry and Squires, 2006). Deaf infants born to deaf parents produce manual babbling at 6 to 12 months, which corresponds to the age of onset of
vocal babbling in hearing infants (Petitto and Marentette, 1991). First signs are typically produced around the age of 10 months, and by their second birthday deaf children who are exposed to sign language can produce about 50 signs (Anderson and Reilly, 2002).
Translation - Italian Qual è il percorso dell'acquisizione linguistica quando il primo contatto con la lingua avviene solo nell'adolescenza? Difficile rispondere, visto che praticamente tutti i bambini udenti sono esposti alla lingua parlata sin dalla nascita. Questo non accade però con le lingue segnate, la cui acquisizione inizia invece molto spesso in un tempo successivo; negli Stati Uniti per esempio, circa il 90% dei bambini sordi nasce da genitori udenti che non conoscono alcuna lingua segnata (Schein, 1989) e rischia, proprio a causa della mancata esposizione linguistica sin dalla nascita, di vedere compromesso il proprio normale sviluppo linguistico. In casi eccezionali il bambino sordo rimane in questo isolamento comunicativo fino all'adolescenza, a causa di una inconsueta combinazione tra un ambiente di crescita anomalo e una serie di particolari fattori sociali ed educativi. Lo scopo del presente studio è appunto quello di seguire lo sviluppo linguistico di questi "ritardatari", a partire dal momento in cui vengono immersi in una lingua a loro pienamente accessibile - in questo caso la lingua dei segni americana (American Sign lòanguage o ASL). Si è cercato inoltre di capire se, in virtù di maturità cognitiva ed esperienza comunicativa non linguistica precedente, questi adolescenti riescano a saltare gli stadi iniziali dell'acquisizione linguistica, o se invece debbano conquistarne una ad una le tappe, ormai ben note, proprio come i bambini.
Il mondo scientifico si trova ormai concorde nell'affermare che quelle dei segni sono lingue naturali, espresse con le mani e il volto e comprese attraverso gli occhi; decenni di ricerca hanno dimostrato che sono equivalenti a quelle vocali da un punto divista linguistico, e possiedono una struttura sintattica, semantica, morfologica e fonologica ben precisa (Klima e Bellugi, 1979; Stokoe, Casterline, e Cronneberg, 1965). Studi linguistici comparativi dimostrano che, se cominciata alla nascita, l'acquisizione linguistica delle lingue segnate segue un andamento parallelo a quello delle lingue parlate (Anderson e Reilly, 2002; Mayberry e Squires, 2006). Nei bambini sordi nati da genitori sordi la prima lallazione manuale si manifesta tra i sei e i dodici mesi, che corrisponde all'età di comparsa della lallazione vocale nei bambini udenti (Petitto e Marentette, 1991). Solitamente, i bambini sordi che vengono esposti alla lingua segnata sono in grado di produrre i primi segni all'età di dieci mesi, e a due anni ne conoscono all'incirca cinquanta (Anderson e Reilly, 2002).
English to Italian: Articolo su Global Voices General field: Other Detailed field: Journalism