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Italian to English: Convenzione Quadro per attività di collaborazione scientifica... General field: Law/Patents Detailed field: Law: Contract(s)
Source text - Italian CONVENZIONE QUADRO PER ATTIVITA’ DI
COLLABORAZIONE SCIENTIFICA E DI
SUPPORTO ALLA DIDATTICA
TRA
XXX, con sede legale in XXX, codice fiscale e partita IVA e iscrizione presso il Registro delle Imprese di XXX n. XXX, ivi rappresentata da XXX, entrambi nella loro qualità di legali rappresentanti in forza dei poteri loro conferiti dal Consiglio di Amministrazione del XXX, (di seguito denominata “XXX”),
E
XXX, con sede legale in XXX, Codice Fiscale XXX e P.IVA XXX, ivi rappresentato dal XXX, nella sua qualità di XXX, (di seguito denominato “XXX”).
Nel seguito della presente convenzione quadro per attività di collaborazione scientifica e di supporto alla didattica, XXX ed XXX saranno congiuntamente definite le “Parti” e, singolarmente, una “Parte”.
TRA LE PARTI SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1
Definizioni
Per “Accordi Attuativi” si intendono gli specifici accordi, approvati di volta in volta dai rispettivi organi di governo delle Parti, che potranno riguardare tutte le attività di cui al successivo articolo 3.
Per “Convenzione” si intende la presente convenzione quadro per attività di collaborazione scientifica e di supporto alla didattica.
Per “Convenzione Preesistente” si intende la “Convenzione quadro per attività di collaborazione scientifica e di supporto alla didattica” stipulata tra le parti in data XXX e rinnovata dalle stesse (mediante scambio epistolare del XXX) fino al XXX.
Per “Accordo IPR Preesistente” si intende l’Accordo quadro per la disciplina della proprietà intellettuale relativa alla convenzione tra XXX e XXX sottoscritto dalle Parti il XXX e rinnovatosi, per effetto del rinnovo della suddetta Convenzione Preesistente sino al XXX.
Per “Accordi Preesistenti” si intendono designare congiuntamente la Convenzione Preesistente e l’Accordo IPR Preesistente.
Per “DPR preesistenti” si intendono i diritti di proprietà industriale ed intellettuale dell’una o dell’altra Parte, posseduti prima della Data Effettiva, oppure generati o acquistati durante il periodo di durata dello Sviluppo svolto in attuazione dell’Accordo Attuativo, necessari ai fini dell’utilizzo dei relativi Risultati, ma solo se tali diritti sono cedibili o sub-concedibili dalla Parte che ne è titolare.
Per “Know-how preesistente” si intende il know-how dell’una o dell’altra Parte, posseduto prima della Data Effettiva, oppure generato o acquistato durante il periodo di durata dello Sviluppo svolto in attuazione dell’Accordo Attuativo, necessario ai fini dell’utilizzo dei relativi Risultati, ma solo se tale know-how è detenuto o cedibile dalla Parte che ne è titolare.
Per “Deliverable” si intendono gli specifici prodotti fisici che XXX deve consegnare a XXX come descritti nel singolo Accordo Attuativo.
Per “Risultati” si intendono i DPR e il know-how derivanti dall’esecuzione dello Sviluppo ad opera del XXX che non includono, però, i DPR e il Know-how preesistenti di XXX, né quelli di XXX.
Per “Sviluppo” si intende ogni attività, commissionata da XXX e intrapresa da XXX ai fini di, in connessione con, in relazione alla produzione dei Deliverable e/o all’esecuzione della presente Convenzione e dello specifico Accordo Attuativo.
Per “Data Effettiva” si intende la data indicata nell’Accordo Attuativo.
Per “DPR” si intendono i brevetti, i modelli di utilità ed altri diritti di proprietà industriale ed intellettuale stabiliti dalla legge, nonché ogni relativa applicazione, ma nessun tipo di know-how.
Per “know-how” si intendono tutti i copyright, compresi ma non limitati ai diritti sul software in ogni sua forma, come i codici oggetto, i codici sorgente, i codici eseguibili (registrati e non), i depositi e le applicazioni, e dunque anche mask work, know-how, invenzioni, scoperte, metodi, processi, tecniche, metodologie, formule, algoritimi, dati tecnici, specifiche, informazioni sulla ricerca e lo sviluppo, tecnologia, data base e altre informazioni riservate o confidenziali, nonché diagrammi di flusso, manuali, e tutti gli altri diritti di proprietà riservata, intellettuale o industriale, di qualsiasi tipo o natura (eccetto le denominazioni commerciali, i marchi commerciali, i marchi di servizi – depositati e non depositati – e i nomi di dominio), tangibili e intangibili, non tutelati dalla normativa vigente in materia di DPR.
Per “DPR preesistenti XXX” si intendono i DPR preesistenti di XXX.
Con “Know-how preesistente XXX” si intende il Know-how preesistente di XXX.
Con “DPR preesistenti di XXX” si intendono i DPR preesistenti di XXX, fatti salvi (i) i DPR generati o acquistati durante il periodo di durata dello Sviluppo svolto in attuazione di un Accordo Attuativo da gruppi di ricerca diversi da quello che svolgerà lo Sviluppo previsto dal medesimo Accordo Attuativo, e (ii) i DPR indicati in suddetto singolo Accordo Attuativo secondo lo schema riportato nell’Allegato A della presente Convenzione, che XXX non ha la facoltà di concedere in uso (a titolo esemplificativo, i DPR già in negoziazione con terze parti o che XXX si sia riservato e/o si riservi per proprie attività).
Con “Know-how preesistente di XXX” si intende il Know-how preesistente di XXX, fatto salvo (i) il Know-how generato o acquistato durante il periodo di durata dello Sviluppo svolto in attuazione di un Accordo Attuativo da gruppi di ricerca diversi da quello che svolgerà lo Sviluppo previsto dal medesimo Accordo Attuativo e (ii) il Know-how indicato in suddetto singolo Accordo Attuativo secondo lo schema riportato nell’Allegato A della presente Convenzione, che XXX non ha la facoltà di concedere in uso (a titolo esemplificativo, il Know-how già in negoziazione con terze parti o che XXX si sia riservato e/o si riservi per proprie attività).
Art. 2
Finalità della convenzione
Fine della presente Convenzione è quello di instaurare un rapporto di collaborazione fra le Parti, nel rispetto della reciproca autonomia e delle rispettive finalità, con lo scopo di avviare una sinergia tra le attività di ricerca e didattiche svolte da XXX e le attività di XXX.
Art. 3
Oggetto della collaborazione
La summenzionata collaborazione, che si espliciterà e sarà resa effettiva tramite specifici accordi, approvati di volta in volta dai rispettivi organi di governo delle Parti, potrà riguardare, in particolare:
A. attività di supporto alla didattica;
B. attività di ricerca, consulenza e formazione commissionate;
C. attività di promozione e cooperazione culturale.
[...]
A) - Attività di supporto alla didattica.
XXX dichiara la propria disponibilità a collaborare con XXX, alle condizioni e termini previsti nella presente Convenzione e negli specifici Accordi Attuativi, nell’ambito dei propri settori di competenza. A tale scopo XXX si dichiara disponibile tra l’altro:
- a mettere a disposizione del XXX competenze avanzate per collaborare allo svolgimento degli insegnamenti attivati dei corsi di laurea (1° livello), di laurea magistrale/specialistica (2° livello), di Dottorato di Ricerca, di Corsi di Perfezionamento e di Master universitario del XXX;
- a favorire lo svolgimento presso le proprie strutture di stage formativi, di elaborati e lavori di tesi, nonché l’organizzazione di conferenze, dibattiti e seminari;
- a collaborare con XXX affinché le competenze dei laureati nei settori di interesse siano il più possibile rispondenti alle esigenze del mondo del lavoro;
- a dare possibilità di accesso, per studenti, personale docente e ricercatore del XXX, alle strutture di XXX (attrezzature, macchinari, laboratori ecc.) ubicate in Italia al fine di completare la formazione accademica e professionale di studenti, dottorandi e di studenti di master nel settore specifico.
B) – Attività di ricerca, consulenza e formazione commissionate.
XXX ed XXX potranno stipulare specifici Accordi Attuativi per lo svolgimento delle seguenti attività:
i. consulenze tecnico–scientifiche affidate da XXX al XXX;
ii. attività di formazione svolte dal XXX per conto di XXX;
iii. attività di ricerca affidate da XXX al XXX.
C) – Attività di promozione e cooperazione culturale
XXX e XXX si rendono disponibili, con modalità da concordarsi, a scambiarsi informazioni sulle iniziative culturali prodotte al loro interno, come conferenze, seminari, attività artistiche, a produrre iniziative comuni ed a favorire la partecipazione dei propri dipendenti a tali attività.
Ulteriori impegni
XXX si impegna ad analizzare concrete proposte di finanziamento di borse di studio su temi di suo interesse.
[...]
Art. 9
Durata, rinnovo e recesso
9.1 La presente Convenzione decorre dalla data della sua stipula e avrà la durata di 3 anni e potrà essere rinnovata sulla base di uno specifico accordo scritto, approvato dagli organi competenti delle Parti.
9.2 Le Parti potranno recedere dalla presente Convenzione mediante comunicazione con raccomandata con avviso di ricevimento, da inviarsi nel rispetto di un preavviso di almeno 3 mesi. Lo scioglimento della presente convenzione, a qualsiasi titolo, non produce effetti automatici sugli Accordi Attuativi in essere al momento del recesso.
Art. 10
Riservatezza
10.1 Fermo restando quanto previsto al precedente art. 6 in materia di proprietà intellettuale, le Parti riconoscono il carattere riservato delle informazioni confidenziali (come identificate al successivo art. 10.2) scambiate in esecuzione della presente Convenzione e del singolo Accordo Attuativo e conseguentemente si impegnano a:
- non rivelare a terzi, né in tutto né in parte, direttamente o indirettamente, in qualsivoglia forma, qualsiasi informazione confidenziale trasmessa loro dall’altra parte, senza il preventivo consenso scritto della Parte titolare delle informazioni confidenziali, consenso che in ogni caso non verrà irragionevolmente negato;
- non utilizzare né in tutto né in parte, direttamente o indirettamente, qualsiasi informazione confidenziale trasmessa dall’altra Parte per fini diversi da quanto previsto dalla presente Convenzione, senza il preventivo consenso scritto della Parte titolare delle informazioni confidenziali, consenso che in ogni caso non verrà irragionevolmente negato.
10.2 Le Parti si impegnano a indicare, di volta in volta, la dicitura “riservato” sulle informazioni da considerarsi confidenziali. Le informazioni confidenziali verranno comunicate, senza necessità di ottenere il preventivo consenso scritto dell’altra Parte, unicamente a coloro che oggettivamente necessitino di acquisirne conoscenza per gli scopi della presente collaborazione e che abbiano a loro volta previamente assunto un obbligo di riservatezza conforme alle previsioni della presente Convenzione.
10.3 Le Parti si danno reciprocamente atto che in nessun caso potranno essere considerate informazioni confidenziali quelle informazioni per le quali possa essere fornita prova che al momento della comunicazione siano generalmente note o facilmente accessibili agli esperti ed agli operatori del settore, o lo diventino successivamente per scelta del titolare senza che la Parte che ne è venuta a conoscenza abbia violato la presente Convenzione.
Gli obblighi di riservatezza, di cui al presente articolo, rimarranno in vigore per cinque anni dalla scadenza della presente Convenzione.
Le parti contraenti non saranno responsabili di eventuali danni che dovessero derivare dalla trasgressione alle disposizioni del presente articolo qualora provino che detta trasgressione si è verificata nonostante l'uso della normale diligenza in rapporto alle circostanze.
Fermo restando l'efficacia della presente clausola nei contratti specifici nei termini qui determinati, le Parti si impegnano, comunque, a richiamare la medesima in tutti gli Accordi Attuativi specifici derivanti dalla presente Convenzione.
[...]
Art. 19
Osservanza principio della legalità – eticità del comportamento contrattuale, anche ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 231/2001 e successive modifiche ed integrazioni
19.1 Le Parti si impegnano a rispettare reciprocamente i principi e gli obblighi dei rispettivi Codici Etici, disponibili sui rispettivi siti web, in quanto tra loro coerenti e compatibili.
19.2 Fatto salvo ogni e qualsiasi altro diritto e rimedio di cui le Parti possano avvalersi, nel caso in cui una delle Parti abbia violato in modo sostanziale o ripetuto anche uno dei principi e obblighi contenuti nei Codici Etici, l’altra Parte potrà, dopo aver dato un ragionevole preavviso ed una ragionevole opportunità di porre rimedio alla violazione, risolvere la presente Convenzione nonché ogni singolo Accordo Attuativo, senza incorrere in alcuna responsabilità verso l’altra Parte.
19.3 Le violazioni sostanziali comprendono, a titolo indicativo e non esaustivo, casi di lavoro minorile, di corruzione e di inosservanza dei requisiti di protezione dell’ambiente previsti nei Codici Etici. La disposizione che prevede un preavviso e l’opportunità di porre rimedio alla violazione non si applica alle violazioni degli obblighi e dei principi relativi al lavoro minorile quali stabiliti nei Codici Etici o all’inosservanza dolosa delle prescrizioni relative alla protezione dell’ambiente di cui ai Codici Etici.
19.4 Le Parti si impegnano, anche ai fini di quanto previsto dal D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231:
- a rispettare la norme in materia di anticorruzione, antitrust, anti-riciclaggio;
- a non turbare in modo alcuno e/o a non falsare le procedure di scelta del contraente da parte delle controparti commerciali ed, in via indicativa e non esaustiva, ad astenersi dal promettere denaro od altre elargizioni od effettuare dazioni di denaro od altre elargizioni, sotto qualsiasi forma, sia in modo diretto che indiretto, a favore delle controparti commerciali o a persone comunque alle stesse in qualunque modo riconducibili, ovvero a soggetti o ad associazioni o a fondazioni o altri che possano in qualunque modo aver agevolato o garantito o promesso di agevolare o garantire la conclusione dei contratti.
19.5 Nel caso in cui una Parte si renda inadempiente ad alcuno dei suddetti obblighi di cui all’art. 19.4, l’altra avrà diritto di risolvere ai sensi dell’art. 1456 c.c. o in ogni caso di recedere unilateralmente dalla presente Convenzione nonché ogni singolo Accordo Attuativo, anche in via anticipata, con effetto immediato a mezzo di semplice comunicazione scritta, senza alcun onere a proprio carico e con addebito alla Parte inadempiente di ogni maggiore spesa e/o costo sostenuto dall’altra Parte, ferma restando la responsabilità esclusiva della parte inadempiente per qualsiasi danno comunque derivante all’altra parte, in conseguenza di quanto precede.
[...]
Translation - English FRAMEWORK AGREEMENT ON SCIENTIFIC AND EDUCATIONAL COOPERATION
BY AND BETWEEN
XXX, with its registered seat in XXX, Italian Tax Code/ VAT registration / Company registration number XXX, represented by XXX and XXX, both authorised to act as legal representatives of the Company by the Board of Directors on XXX, (hereinafter referred to as “XXX”),
AND
XXX, with its registered seat in XXX, Italian Tax Code number XXX and VAT registration number XXX, represented by XXX, in his capacity as XXX, (hereinafter referred to as “XXX”).
XXX and XXX hereinafter referred to collectively as “Parties” or individually as “Party”.
BOTH PARTIES AGREE AS FOLLOWS
Art. 1
Definitions
“Project Agreements” shall mean separate individual agreements, as from time to time ratified by the governing bodies of the Parties, concerning any or all of the activities set forth in Article 3.
“Framework” shall mean the present Framework Agreement on Scientific and Educational Cooperation.
“Previous Framework” shall mean the “Framework Agreement on Scientific and Educational Cooperation” signed by the Parties on XXX and renewed by the Parties (by exchange of letters dated XXX) until XXX.
“Previous IPR Agreement” shall mean the Agreement on intellectual property rights connected to the collaborative Framework between XXX and XXX, signed by the Parties on XXX and renewed until XXX as a result of the extension of the aforementioned Previous Framework.
“Previous Agreements” shall mean collectively the Previous Framework and the Previous IPR Agreement.
“Background IPRs” shall mean the intellectual and industrial property rights of either Party, existing prior to the Effective Date, or conceived or obtained during the Development Work performed under a Project Agreement, necessary for the use of the Development Results, but only insofar as such Background IPRs are owned by the respective Party or can be licensed by the respective Party.
“Background Know-How” shall mean the Know-How of either Party, existing prior to the Effective Date, or conceived or obtained during the Development Work performed under a Project Agreement, necessary for the use of the Development Results, but only insofar as such Background Know-How is owned by the respective Party or can be licensed by the respective Party.
“Deliverables” shall mean those specified items to be submitted by XXX to XXX described in each Project Agreement.
“Development Results” shall mean IPRs and Know-How resulting from XXX performing the Development Work, but excluding XXX Background IPRs, XXX Background Know-How, XXX Background IPRs and XXX Background Know-How.
“Development Work” shall mean any activity, ordered by XXX and undertaken by XXX for the purposes of, in connection with or in relation to the production of the Deliverables and/or the performance of this Framework and individual Project Agreements.
“Effective Date” shall mean the date specified in the individual Project Agreement.
“IPRs” shall mean patents, utility models and other statutory intellectual and industrial property rights, as well as the respective applications, but shall exclude any Know-How.
“Know-How” shall mean any copyrights including, but not limited to, rights to software in any form such as object code, source code, executable code (whether registered or unregistered) and registrations and applications therefore mask works, Know-How, inventions, discoveries, methods, processes, techniques, methodologies, formulae, algorithms, technical data, specifications, research and development information, technology, data bases, and other proprietary or confidential information as well as flow charts, manuals, and any other proprietary, intellectual or industrial property rights of any kind or nature (other than trade names, trademarks, service marks (registered and unregistered) and domain names), whether tangible or intangible, that are not protected by IPRs.
“XXX Background IPRs” shall mean the Background IPRs of XXX.
“XXX Background Know-How” shall mean the Background Know-How of XXX.
“XXX Background IPRs” shall mean the Background IPRs of XXX, with the exclusion of (i) IPRs conceived or obtained during the Development Work performed under a Project Agreement by research groups other than the one who will perform the Development Work provided for in such Project Agreement, and (ii) the IPRs specified in the aforementioned Project Agreement by completing the form provided at Annex A to this Framework, which XXX cannot license (for example, IPRs that are already being negotiated with third parties or that XXX has retained and/or shall retain for its own activities).
“XXX Background Know-How” shall mean Background Know-How of XXX, with the exclusion of (i) Know-How conceived or obtained during the Development Work performed under a Project Agreement by research groups other than the one who will perform the Development Work provided for in such Project Agreement, and (ii) the Know-How specified in the aforementioned Project Agreement by completing the form provided at Annex A to this Framework, which XXX cannot license (for example, Know-How that is already being negotiated with third parties or that XXX has retained and/or shall retain for its own activities).
Art. 2
Purpose of the Framework
The purpose of this Framework is to establish a cooperative relationship between the Parties, in accordance with their respective objectives and while maintaining their mutual independence, so as to create synergies between the research and educational activities of XXX and the activities of XXX.
Art. 3
Object of the Cooperation
The aforesaid cooperation, which shall be defined and implemented through specific agreements ratified from time to time by the respective governing bodies of the Parties, may include in particular the following:
A. activities supporting teaching;
B. commissioned research, consulting and training activities;
C. cultural promotion and cooperation activities.
[...]
A) – Activities supporting teaching.
XXX declares that it is prepared to cooperate with the XXX, pursuant to the terms and conditions of this Framework and any individual Project Agreements, within its own areas of expertise. To this end, XXX declares to be prepared to cooperate also by:
- making expertise available for Bachelor's degree (or “Laurea di 1° livello”, i.e. First Level degree, in the Italian system), Master's degree (or “Laurea di 2° livello”, i.e. Second Level degree, in the Italian system), PhD, Postgraduate (“Perfezionamento”) and specialization (“Master universitario”) courses on offer at the XXX;
- encouraging internship, study and dissertation opportunities at its premises, as well as promoting the organization of conferences, forums and seminars;
- ensuring that the competencies acquired by graduates in their chosen fields meet the requirements of the labour market as far as possible;
- giving students, teaching and research staff from the XXX access to XXX facilities in Italy (equipment, machinery, laboratories, etc.) in order to complement the academic and vocational training of undergraduates, graduates, postgraduates and specializing students in a chosen field.
B) – Commissioned research, consulting and training activities.
XXX and XXX can enter into specific, individual Project Agreements for the performance of the following activities:
i. scientific and technical consulting activities assigned by XXX to the XXX;
ii. training activities performed by the XXX for XXX;
iii. research activities assigned by XXX to the XXX.
C) – Cultural promotion and cooperation activities
XXX and the XXX are prepared, in accordance with procedures to be agreed upon, to exchange information on their internal cultural events, such as conferences, seminars and artistic activities, as well as to organize joint events, encouraging employees and staff members to attend them.
Further commitments
XXX undertakes to examine concrete proposals for funding scholarships in subjects of interest to the company.
[...]
Art. 9
Duration, Renewal and Termination
9.1 The term of this Framework is a period of 3 years and shall commence upon signature by the Parties. It can be extended by written agreement ratified by the governing bodies of the Parties.
9.2 Either Party may withdraw from this Framework by notifying the other Party by registered letter with advice of delivery, to be sent at least 3 months in advance. The termination of the present Framework, on whatever ground, shall have no automatic effect on the individual Project Agreements existing at the date of withdrawal.
Art. 10
Confidentiality
10.1 Without prejudice to art. 6 above concerning intellectual property, the Parties acknowledge the confidential nature of confidential information (as described in art. 10.2 below) exchanged in connection with this Framework and the specific Project Agreements. As a consequence, both Parties undertake to:
- neither directly nor indirectly, neither in full nor in part, nor in any form disclose to any third party confidential information received from the other Party, unless the prior written consent of the Party owning the confidential information has been sought and granted, which consent shall not be unreasonably withheld;
- neither directly nor indirectly, neither in full nor in part use any confidential information received from the other Party for purposes other than those provided for in the present Framework Agreement, unless the prior written consent of the Party owning the confidential information has been sought and granted, which consent shall not be unreasonably withheld.
10.2 Both Parties undertake to mark the information from time to time considered confidential with the legend “confidential”. Either Party shall disclose confidential information, without the need to obtain prior written consent from the other Party, only to those who actually need to know such information for the purposes of the present cooperation agreement, all of whom shall first assume confidentiality obligations that are consistent with the provisions of this Framework.
10.3 The Parties give each other notice that under no circumstances shall information be considered confidential if it can be proved that such information is generally known among, or readily accessible to, experts and practitioners in the relevant sector at the time of the communication, or that it has become known to them at a later time upon voluntary disclosure of the Party owning the information, and not through a breach of this Framework by the receiving Party.
The obligations of confidentiality referred to in the present article shall remain in effect for a period of five years after the expiry or termination of this Framework.
The Contracting Parties shall not be responsible for any damages arising from a breach of the provisions of this article if they can prove that, although due care was exercised, the breach could not be avoided.
Notwithstanding the effect of the present clause on the individual agreements, the Parties undertake to include this same clause in all Project Agreements under this Framework.
[...]
Art. 19
Ethical Contractual Behaviour,
pursuant also to Legislative Decree 231/2001 and subsequent modifications and integrations
19.1 Both Parties undertake to comply with the principles and obligations set out in their respective Codes of Conduct, available online, as they are consistent and compatible with each other.
19.2 Notwithstanding any other right and remedy the Parties may have recourse to, if either Party commits a material breach, violating, substantially or repeatedly, even one of of the principles and obligations of the Codes of Conduct, the other Party shall, after giving reasonable notice and a reasonable opportunity to remedy the violation, terminate the present Framework and every individual Project Agreement, without incurring any liability to the other Party.
19.3 Material breaches include, but are not limited to, cases of child labor, corruption and failure to comply with environmental protection requirements laid down in the Codes of Conduct. The provision above, which provides that a party gives the other a notice and an opportunity to cure the breach, does not apply in case of violations of the principles and obligations of the Codes concerning child labour, nor to the wilful failure to comply with the requirements for environmental protection, as laid down in the Codes of Conduct.
19.4 The Parties undertake, also for purposes of the provisions of the Legislative Decree no. 231 of 8 June 2001:
- to comply with anti-corruption, antitrust, and anti-money laundering regulations;
- not to alter in any way and/or not to distort the procedures for the selection of subcontractors by business partners; and, without limitation, not to offer , give, or promise to give money or gifts, or other benefits, or make donations, in any form, either directly or indirectly, in favour of business partners or people connected to them, or to persons or associations or foundations or others who may in any way have facilitated or guaranteed or promised to facilitate or guarantee the conclusion of contracts.
19.5 If either Party fails to fulfil any of the obligations referred to in art. 19.4, the other Party, pursuant to art. 1456 of the Civil Code, shall have the right to terminate the present Framework - or in any case withdraw unilaterally from it - as well as every individual Project Agreement, in advance, with immediate effect, by written communication, without charges, and with all greater expenses and/or costs incurred by the non-breaching Party falling on the breaching Party, notwithstanding the sole responsibility of the breaching Party for any damages to the other Party, as a result of the foregoing.
[...]
Italian to English: I diritti umani nella formazione degli avvocati europei General field: Law/Patents Detailed field: Law (general)
Source text - Italian D’ora in avanti ci troveremo a lavorare in una nuova Europa: un’Europa che vedremo rinascere, poiché già con l’approvazione del Trattato di Lisbona ha fornito all’Unione una propria identità legale; e un’Unione Europea che aggiorna e rinnova non solo i propri membri, ma in parte anche le sue funzioni. Tutti questi cambiamenti si stanno verificando in un’Unione europea à cheval entre l’Europe de la pensée et l’Europe politique de l’action (a cavallo fra l’Europa del pensiero e l’Europa politica dell’azione), per usare l’espressione del filosofo francese Edgar Morin. Siamo di fronte a un momento difficile ma interessante per il nostro Continente.
Dobbiamo renderci conto che è un onore e un privilegio poter partecipare alla costruzione dell’Europa. È un edificio dall’architettura complessa, in cui dobbiamo provare a mettere dei mattoni. Come avvocati, abbiamo scelto – o meglio, ci spetta – l’area forse meno semplice di questo edificio europeo: la Giustizia. Ma siamo consapevoli delle difficoltà e, vista la nostra condizione professionale, sono certo che tutto ciò non sia per noi un ostacolo, bensì un’altra delle sfide che siamo chiamati ad affrontare.
Tutti i cambiamenti previsti, inoltre, rendono ancora più interessanti e necessarie la difesa e la tutela dei valori centrali non solo della nostra professione, ma anche della nostra società. Di contro al pessimismo oggi così diffuso, sono fermamente convinto che questo sia un momento incoraggiante.
Translation - English From now on, we will be working in a new Europe: a Europe that will be reborn, having given the European Union its own legal identity through the Treaty of Lisbon; a European Union that updates and renews not only its members, but also part of its functions. All these changes are taking place at a time when the European Union, as noted by the French philosopher Edgar Morin, is à cheval entre l’Europe de la pensée et l’Europe politique de l’action (straddling between the idea of Europe and political Europe). A difficult but fascinating time in our Continent’s history.
We need to realise that taking part in the construction of Europe is a honour and a privilege. It is our duty to try to contribute to such a difficult and complex process. As lawyers, we choose – or, to be more precise, we get – the area which is perhaps the most difficult to tackle: Justice. But we are well aware of the difficulty involved and, given our professional status, I think this is another challenge to overcome, rather than an obstacle.
Besides, all the expected changes make it more interesting, maybe even more necessary, to defend and preserve the core values not only of our profession, but also of our society. Against the spreading pessimism, I believe that this is an encouraging time.
English to Italian: Human Rights and the training of lawyers General field: Law/Patents Detailed field: Law (general)
Source text - English I am a barrister and I am here on behalf of the Bar Council of England and Wales. As you will probably know, the barristers and solicitors are separately organized in England although the divisions are blurring between them.
I am here on behalf of the Bar Council but it goes without saying that any opinions that I express are of course mine and in addition the research that I have carried out is very much my own research it is not a structured or an organized piece of research. All barristers, as you will know, are self employed and it is part of the thesis of my talk that things can be a little hit and miss and they depend on the personal enthusiasm of the lawyer concerned. As I was saying I am a barrister, I am QC in London, I specialized in international criminal law and extradition which involves a lot of human rights law. I also work part time as a judge which is possible in England and Wales and I work therefore in the Criminal Courts as a judge with the Jury for maybe two months of every year.
The way that all of us in England and Wales regard human rights changed fundamentally in 1998 when the Labour Government passed the Human Rights Act which brought for the first time a domestic statutory framework to arguing human rights law before the Courts of England and Wales. It was a change, an innovation that came as something of a shock to a number of practitioners. Prior to that, human rights law had been a very specific technical area with a handful of lawyers arguing cases in Strasbourg and really nothing at all happening in Britain. So it came quite as a shock and it was a very steep learning curve for all parties. It is really as a result of that that the training of lawyers in England and Wales, by which I mean judges as well as practitioners, is divided in a sense by age. At the top of the tree you have the judges, the most senior lawyers and in the United Kingdom, unlike in this country and in France and elsewhere, you can not train to become a judge at the start of your career. You have to have a minimum of ten years experience as an advocate before you can even apply to become a judge and most people have at least 20, sometimes 25 years experience before their application to join the bench is granted or even considered. So by definition the judges are the older practitioners and the most senior practitioners and the ones who would have qualified earliest. No judge in the United Kingdom therefore would have been trained at the time when human rights law was a normal part of the judicial curriculum or the legal curriculum.
When the Human Rights Act came into force, they were given a short training, no more than two or three days per judge, in order to give them some basic background of the point set that may well be heard in front of them on which they would have to decide and there were, particularly at the beginning, a number of judges who reflected perhaps a more general British attitude, the rather comsi-comsà attitude to Europe in general and who took a firm view that Strasbourg jurisprudence added nothing to domestic English jurisprudence. I am glad to say that is now rather an old fashion and out-of-date point of view and most judges subscribe to the enormous importance and changes that the Human Rights Act have brought into force. So they received maybe two or three days training. Other than that all judges receive annual and very high quality training and refresher courses but of no more, probably, than a day a year, maybe two days a year, and into that they have to pack all the new laws that have been passed in the course of the previous year and for us in England that has been quite a big task, in particular sentencing has become tremendously complicated and technical on the criminal side and has changed enormously in the last few years. So the chances of any judge getting formal human rights training in the last five or more years has been really zero. Therefore it depends on the individual enthusiasm of the judge to keep himself up-to-date and to do the research if points are brought in front of him. Judges, in particular criminal judges, are immensely busy and there is not a great deal of time left over for private study. I am afraid that the quality of training and the quality of the judicial interpretation can be a little patchy just depending upon the ability and enthusiasm of that individual judge.
Translation - Italian Sono un barrister e partecipo a nome dell’Ordine d’Inghilterra e del Galles. Come già saprete, barrister e solicitor costituiscono due categorie organizzate in modo distinto in Inghilterra, anche se i confini tra di esse sono sempre più sfumati.
Partecipo a nome dell’Ordine, ma naturalmente le opinioni che esprimo sono le mie, come è soprattutto mia la responsabilità della ricerca che ho intrapreso, non trattandosi di uno studio ufficialmente strutturato o organizzato. Tutti i barrister, come saprete, sono dei liberi professionisti, e una delle tesi su cui si basa il mio discorso è che le cose dipendano un po’ dal caso e dall’entusiasmo del singolo avvocato. Sono un barrister, come dicevo, ed esercito in qualità di QC [Queen’s Counsel] a Londra. Sono specializzata in diritto penale internazionale ed estradizione, materie con cui la legislazione sui diritti umani ha molto a che fare. In Inghilterra e Galles esiste, inoltre, la possibilità di lavorare part-time come giudice: per circa due mesi l’anno, svolgo tale funzione, nei processi con giuria, presso i Tribunali Penali.
Un cambiamento essenziale nel modo in cui vengono considerati i diritti umani in Inghilterra e Galles si è avuto nel 1998, con il varo da parte del Governo laburista dello Human Rights Act, che ha fornito per la prima volta un quadro legislativo nazionale alla discussione giuridica sui diritti umani nelle nostre Corti. Questa innovazione è stata in un certo senso traumatica per diversi professionisti forensi. Prima di allora, la legislazione sui diritti umani rappresentava un’area tecnica molto specifica, della quale si occupavano pochi avvocati che discutevano le proprie cause a Strasburgo, laddove in patria non accadeva nulla di rilevante. Si è trattato perciò di un cambiamento abbastanza traumatico, e la curva di apprendimento è stata molto ripida per tutte le parti coinvolte. Una delle conseguenze è il fatto stesso che in Inghilterra e Galles la formazione dei giuristi – e con il termine intendo tanto i giudici, quanto gli altri professionisti – risulta come suddivisa per fasce di età. Al vertice ci sono i giudici, ossia gli avvocati di grado più elevato e con maggiore anzianità di servizio, e nel Regno Unito – diversamente dall’Italia, dalla Francia e da altri paesi – non è possibile accedere sin dall’inizio della carriera alla formazione da magistrato. Si pensi che bisogna avere alle spalle minimo dieci anni di esperienza professionale come avvocato anche solo per fare domanda per diventare giudice, e in genere chi aspira a unirsi alla magistratura accumula almeno 20, a volte 25 anni di esperienza prima che tale domanda venga accolta, o anche soltanto presa in considerazione. Per definizione, quindi, i giudici sono i professionisti che appartengono alla fascia di età più alta, che detengono la maggiore anzianità e il grado più elevato, e in teoria anche quelli ad aver ottenuto per primi i requisiti necessari ad esercitare. Va escluso, pertanto, che anche uno solo dei giudici del Regno Unito abbia potuto ricevere la propria formazione all’epoca in cui la legislazione dei diritti umani era parte integrante del normale programma di studi in giurisprudenza.
Quando è entrato in vigore lo Human Rights Act, ai giudici è stata fornita una breve formazione – non più di due o tre giorni a testa – per garantire una qualche preparazione di base sulla serie di questioni che era probabile venissero discusse in udienza, e riguardo alle quali avrebbero dovuto pronunciarsi. All’epoca, l’atteggiamento di alcuni giudici è stato forse influenzato, soprattutto all’inizio, da quel modo tipicamente britannico di guardare all’Europa in generale che appare caratterizzato, per intenderci, da uno scarso entusiasmo: erano infatti convinti che la giurisprudenza di Strasburgo non aggiungesse assolutamente nulla a quella inglese. Sono lieta di poter dire che si tratta di un punto di vista oggi piuttosto raro e obsoleto, e che la maggior parte dei giudici non solo riconosce l’enorme importanza dello Human Rights Act, ma approva i cambiamenti che esso ha determinato.
Come si è accennato, dunque, al momento dell’entrata in vigore dello Human Rights Act i giudici hanno ricevuto due, forse tre giorni di formazione. Inoltre, seguono tutti un percorso di formazione annuale e corsi di aggiornamento di altissimo livello, anche se probabilmente si tratta di uno o due giorni l’anno al massimo, nei quali vanno peraltro fatte rientrare tutte le nuove leggi emanate nel corso dell’anno solare precedente – compito piuttosto gravoso in Inghilterra, in particolare per quanto riguarda la quantificazione e irrogazione della pena, aspetto che in ambito penale si è complicato terribilmente da un punto di vista tecnico e che in tempi recenti è stato oggetto di enormi cambiamenti. Perciò, negli ultimi cinque anni o poco più, la possibilità per un qualsiasi magistrato di ricevere una formazione ufficiale in materia di diritti umani è stata praticamente pari a zero. Sta dunque al singolo giudice, e al suo entusiasmo, la scelta di mantenersi aggiornato e intraprendere una ricerca qualora delle questioni vengano presentate alla sua attenzione. I giudici, in particolare i giudici penali, hanno una mole di lavoro immensa che lascia ben poco tempo allo studio privato. Temo, purtroppo, che la qualità della formazione e quella dell’interpretazione giudiziaria finiscano probabilmente per essere non già degli standard uniformi, bensì delle variabili che dipendono dalle capacità e dall’entusiasmo individuali.
French to Italian: Les Droits de l’Homme et la formation des avocats General field: Law/Patents Detailed field: Law (general)
Source text - French Si, pour certains, les Droits de l’Homme reste une boussole, l’économie est devenue le véritable moteur de la mondialisation.
Or, les règles économiques ne profitent pas aux plus vertueux, aux plus moraux mais aux plus forts. Le droit risque donc de se mondialiser en quelques décennies sous l’influence de l’économie la plus puissante qui imposera ses règles à son seul profit sans considérer l’intérêt général. Cette crainte d’une hégémonie a été constante dans l’Histoire. Dans son « Projet de paix perpétuelle », Emmanuel KANT dénonçait le risque d’une « monarchie universelle ».
Mais le monarque du XVIIIème siècle a revêtu le costume gris de l’homme d’affaires moderne et la monarchie est désormais sans frontières.
Au nom de la libre circulation des marchandises et des produits, on renonce à tout partage de valeurs communes. La globalisation ne concerne que la diffusion spatiale des produits, des techniques. L’universalité des Droits de l’Homme impliquait un partage de sens.
La loi du marché s’impose de même que le marché de la loi.
Ainsi, la Cour Suprême des Etats-Unis a examiné le 29 mars 2010 l’affaire MORRISON sur la possibilité pour des non-américains d’attaquer, aux Etats-Unis, des entreprises non-américaines soupçonnées d’infractions boursières en utilisant les class action et ce même quand la fraude n’a pas été commise aux Etats-Unis.
Trois plaignants australiens et un américain (MORRISON), ce dernier n’ayant subi aucun préjudice, ont assigné la National Australia Banque à New-York alors que celle-ci est cotée en Australie, en Nouvelle-Zélande, à Tokyo ou à Londres mais pas aux Etats-Unis. Les juridictions de premier degré se sont déclarées incompétentes.
La Cour Suprême est saisie pour dire le droit. En cas de réponse positive, les tribunaux américains deviendraient le gendarme juridique du monde entier. Les systèmes juridiques entreraient en compétition et interféreraient avec la possibilité qu’à chaque Etat souverain de régler ses propres affaires commerciales.
Mais l’enjeu n’est nullement les Droits de l’Homme. L’enjeu est uniquement financier. Il n’y a aucune compétition pour appliquer les Droits de l’Homme.
Lorsqu’un système juridique peut s’exporter d’autant mieux qu’il est conforme aux intérêts des utilisateurs les plus puissants, on admet la substitution de l’intérêt privé à l’intérêt général. Le marché se substitue à la Nation, s’impose à l’Etat, devient le Droit.
Par ailleurs, la crise économique qui s’étend sur la totalité du globe depuis 2009 a de grandes conséquences sur la mise en œuvre des Droits de l’Homme.
Amnesty International indique :
« Les informations recueillies dans 157 pays renforcent notre conviction que la crise n’est pas seulement économique ; c’est la crise des Droits de l’Homme. »
Les populations les plus pauvres sont les premières victimes. Des milliards de gens souffrent d’insécurité, d’injustice et d’indignité. Lorsque certains protestent, la répression des gouvernements est féroce et chacun peut citer des morts par dizaines dans de multiples pays après des manifestations pour la liberté ou la dignité.
La crise met en cause les droits fondamentaux. Elle se traduit en perte d’emploi, de logement, en restriction d’eau et de nourriture, en discriminations supplémentaires à l’égard des femmes. Elle attise le racisme, la xénophobie et fait monter l’insécurité.
Toutefois, on a décidé de reconstruire l’économie et la finance sans aucune vision commune des Droits de l’Homme. On va donc, délibérément, augmenter les risques d’inégalité, de marginalisation et donc d’insécurité.
Le marché est le premier risque pour les Droits de l’Homme.
Translation - Italian Se, per alcuni, i Diritti dell’Uomo restano una bussola, l’economia è divenuta il vero e proprio motore della mondializzazione.
Ora, le regole economiche non giovano ai più virtuosi, ai più morali, ma ai più forti. Il diritto rischia dunque di mondializzarsi in alcuni decenni sotto l’influenza dell’economia più potente che imporrà le proprie regole a suo esclusivo vantaggio, senza considerare l’interesse generale. Questo timore di un’egemonia è stato costante nella Storia. Nel suo "Progetto di pace perpetua", Emmanuel KANT denunciava il rischio di una "monarchia universale".
Ma il monarca del XVIII secolo ha indossato l’abito grigio dell’uomo d’affari moderno e la monarchia è ormai senza frontiere.
Nel nome della libera circolazione delle merci e dei prodotti, si rinuncia a qualsiasi condivisione di valori comuni. La globalizzazione non riguarda che la diffusione spaziale dei prodotti, delle tecniche. L’universalità dei Diritti dell’Uomo implicava la condivisione di un senso.
La legge del mercato si impone nello stesso modo del mercato della legge.
Così, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha esaminato il 29 marzo 2010 il caso MORRISON sulla possibilità per dei non americani di attaccare, negli Stati Uniti, delle aziende non americane sospettate di infrazioni borsistiche utilizzando le class action, e questo persino quando la frode non è stata commessa negli Stati Uniti.
Tre querelanti australiani e uno americano (MORRISON), quest’ultimo non avendo subito alcun danno, hanno citato la banca National Australia a New York, laddove quest’ultima è quotata in Australia, in Nuova Zelanda, a Tokyo o a Londra, ma non negli Stati Uniti. Le giurisdizioni di primo grado si sono dichiarate incompetenti.
La Corte Suprema è riunita per emettere sentenza. In caso di risposta positiva, i tribunali americani diventeranno i gendarmi legali del mondo intero. I sistemi giuridici entreranno in competizione e interferiranno con la possibilità che ha ogni Stato sovrano di regolare i propri affari commerciali.
Ma la posta in gioco non sono affatto i Diritti dell’Uomo. La posta in gioco è esclusivamente finanziaria. Non esiste nessuna competizione per applicare i diritti umani.
Quando un sistema giuridico può esportarsi ancora meglio in quanto conforme agli interessi degli utenti più potenti, si ammette la sostituzione dell’interesse privato all’interesse generale. Il mercato si sostituisce alla Nazione, si impone allo Stato, diviene il Diritto.
D’altro canto, la crisi economica che si estende sulla totalità del globo dal 2009 ha delle grandi conseguenze sull’attuazione dei diritti umani.
Amnesty International indica che:
"Le informazioni raccolte in 157 paesi rafforzano la nostra convinzione che la crisi non è solamente economica; è la crisi dei Diritti dell’Uomo."
Le popolazioni più povere sono le prime vittime. La mancanza di sicurezza, di giustizia e di dignità affligge miliardi di persone. Quando alcuni protestano, la repressione dei governi è feroce e tutti possono indicare decine di morti in tantissimi paesi a seguito di manifestazioni per la libertà o per la dignità.
Con la crisi entrano in gioco i diritti fondamentali, poiché essa comporta la perdita del lavoro e della casa, restrizioni alla disponibilità d’acqua e di cibo, ulteriori discriminazioni nei confronti delle donne. Fomenta il razzismo, la xenofobia e fa crescere l’insicurezza.
Tuttavia, si è deciso di ricostruire l’economia e la finanza senza alcuna visione comune dei Diritti dell’Uomo. Così, si è sul punto di aumentare deliberatamente i rischi della disuguaglianza, della marginalizzazione e, quindi, dell’insicurezza.
Il mercato è il primo rischio per i Diritti dell’Uomo.
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Born into a family of lawyers and interpreters, I have a firm understanding of Civil and Common Law systems, as well as a deep respect for language.
Before switching to a full-time career as a freelance translator in 2011, I also worked as a university lecturer (Translation, English Literature) and as a teacher of English and Italian as foreign languages, so research and attention to detail are second nature to me.
I am also culturally competent, having lived, studied and worked in both Italy and the UK.
SERVICES
EN<>IT, FR>EN/IT: translation, revision, proofreading, transcription, sworn translations.
EN<>IT: consecutive and whispered interpreting, writing and editing, language consulting.
Law and Finance
Conference and research papers, trust deeds, contracts and agreements, articles and memoranda of association, notarial acts, court judgments, EC certificates of conformity, financial statements, employee profiles, websites, teaching materials, legal and business correspondence.
Other sectors
Literature and humanities: fiction, critical essays, research papers. Tourism: websites, brochures, audio guides. Engineering: technical specifications, user manuals. General: CVs, cover letters.
EDUCATION AND TRAINING
- DPSI - Diploma in Public Service Interpreting (English law), UK Chartered Institute of Linguists , 2013.
- Cambridge ESOL CELTA (Certificate in Teaching English to Speakers of Other Languages), International House, 2009.
- Diploma in teaching Italian as a foreign language, Dilit International House, 2005.
- PhD in English Literature, Sapienza University of Rome, 2004.
- Postgraduate course in Literary Translation, Sapienza University of Rome, 2000.
- Degree in Modern Languages - English with French (BA+MA, 110/110 cum laude, equivalent to First Class Honours), Sapienza University of Rome, 1999.
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