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German to Italian: 9th ProZ.com Translation Contest - Entry #10685
Source text - German Seit einiger Zeit kursiert eine neue Idee durch amerikanische Chefetagen und Companys: Arbeitsbesprechungen, Teamsitzungen und Präsentationen seien ab jetzt nur noch in Form von “topless Meetings” erlaubt. Irritiert wird sich so mancher und mehr noch so manche fragen, ob dies im Zuge einer überraschenden Libertinage der amerikanischen Gesellschaft etwa bedeute, man konferiere ab jetzt nur noch oben ohne?…
Dieser Gedanke kann im Wissen um die Prüderie der amerikanischen Gesellschaft gleich wieder verworfen werden. Nein, nicht ohne Oberhemd, sondern ohne ‚Lap-Top’ sollen Meetings zukünftig abgehalten werden. Denn diese und artverwandte Gadgets wie iPhone, Sidekick und Blackberry verderben die ohnehin nicht sonderlich gute Kommunikationskultur, die gemeinhin in Sitzungen dieser Art herrscht. Da werden während der Besprechung eifrig E-Mails gecheckt, wird gechattet, gesimst, gegamed und geblogt. Die Augen auf dem Monitor und auch die Gedanken ganz bestimmt nicht dort, wo sie eigentlich sein sollten – nämlich im Meeting. Daher denkt man in so manchem, vor allem online-nahen Unternehmen daran, Mitarbeitern in Meetings den Gebrauch drahtloser Informationstechnologien gänzlich zu untersagen.
Mit dieser Maßnahme hoffen die Fürstreiter des Topless-Konzepts nicht allein, den Symptomen von geteilter Aufmerksamkeit, mangelnder Konzentration und dadurch bedingter sinkender Produktivität von Meetings erfolgreich entgegenzuwirken. Auch der soziale Faktor, der durch den Einzug der mobilen Online-Services merklich gelitten hat, hofft man durch die verordnete Abstinenz zu stärken. Schließlich handelt es sich auch um eine Frage mangelnder Wertschätzung, wenn einer sich vorbereitet und zu anderen spricht, während die nach Kinoprogramm und den neuesten Börsenkursen googlen.
So in etwa lautet der Tenor einer Diskussion, die im letzten Jahr vor allem durch einen Blogbeitrag mit dem vielsagenden Titel „My personal war against Crackberry“ angestoßen wurde. Der Autor Todd Wilkens, Chef einer Design-Agentur in San Francisco, ist der Ansicht, dass eine effektive Arbeitssitzung kaum noch möglich sei, wenn die Teilnehmenden eben nur teilweise präsent seien. „Unvollständige Aufmerksamkeit führt zu unvollständigen Resultaten“, meint Wilkens und fasst die Inhalte der Topless-Philosophie sogar in einem kleinen Meeting-Knigge zusammen. Regel zwei: Einer muss sich im Namen der Produktivitätssteigerung unbeliebt machen und den anderen ihre mobilen Spielzeuge aus den Rippen ziehen. Aber auch wenn sie zunächst meckern - insgeheim sind die Online-Junkies dankbar dafür, ein paar Stunden von ihrer Sucht befreit worden zu werden.
Translation - Italian Da qualche tempo una nuova idea sta prendendo piede nei piani alti delle aziende americane: discussioni di lavoro, riunioni di gruppo e presentazioni da oggi saranno autorizzate solo a condizione di essere sottoforma di “topless meeting”. A qualcuno darà fastidio, ma i più si domanderanno che cosa significhi: forse che la società americana si sia sorprendentemente convertita ad una sorta di nuovo libertinaggio che impone riunioni rigorosamente senza reggiseno?
Un pensiero da scartare se si considera quanto in realtà il puritanesimo sia ancora radicato nella società americana. No, le riunioni non si dovranno tenere a torso nudo, bensì senza il laptop, il computer portatile. Infatti l’iPhone, lo sidekick, il blackberry ed altri accessori simili andrebbero a danneggiare, più di quanto non lo sia già, la cultura della comunicazione che imperversa oggi nei meeting aziendali. Nel bel mezzo della discussione si controlla la posta elettronica, si chatta, si spediscono sms, si gioca ai videogame o si naviga nei blog. Lo sguardo si concentra sullo schermo anziché sugli interlocutori, e così anche la mente non può che vagare altrove. Per porre rimedio a queste cattive abitudini alcune aziende stanno pensando di vietare totalmente ai propri collaboratori l’uso di dispositivi senza fili durante le riunioni.
Con questa misura i sostenitori del ”topless-concept” sperano di riuscire a ridurre i sintomi di disattenzione e mancanza di concentrazione ed il calo di produttività che ne consegue. Ma non solo: nel contempo l’astinenza forzata si propone pure di ripristinare la qualità delle relazioni sociali, fortemente intaccata dalla diffusione di internet e della telefonia mobile. Infatti si dimostra anche una scarsa considerazione verso l’altro, se, mentre questi tiene un discorso dopo averlo preparato, si consulta in internet i programmi del cinema o i valori della borsa.
Questi sono più o meno i toni di una discussione nata l’anno scorso dal testo di un blog dal titolo eloquente “My personal war against crackberry”. L’autore Todd Wilkens, capo di un’agenzia di design a San Francisco, è convinto che una seduta di lavoro non possa essere redditizia se chi vi partecipa è presente solo a metà. “Una scarsa attenzione porta a scarsi risultati”, sostiene Wilken, il quale condensa la filosofia del topless in un “galateo del meeting”. La seconda regola è: per ottenere una crescita della produttività è necessario rendersi impopolari strappando di mano ai drogati di comunicazione mobile i loro giocattoli portatili. Anche se vi rivolgeranno degli epiteti, gli “online junkies” vi saranno segretamente riconoscenti per averli liberati per qualche ora dalla loro dipendenza.