[...] A seconda della granulometria del sedimento, la deflazione è responsabile della formazione di pavimenti di deflazione, superfici residuali sviluppate su depositi alluvionali a granulometria grossolana, dai quali la deflazione ha asportato i sedimenti più fini (forma erosiva tipica dei deserti ciottolosi o serir); oppure di conche di deflazione, depressioni ampie e poco profonde scavate dal vento in depositi sabbiosi. (sapere.it)

"Il vento rompe le dune attraverso dei varchi chiamati blow-out." (Università degli Studi di Siena)

"Da queste fonti sono stati ricavati i principali parametri morfologici relativi al sistema spiaggia-duna (ampiezza della spiaggia, elevazione delle dune, presenza di avandune incipienti, copertura vegetale, blowout, evidenze di trasporto eolico in atto), unitamente alle evidenze dell’impatto antropico quali presenza di varchi, sentieri, aree spianate, shell pavement (fig. 2)." (Università degli Studi di Trieste)

"Talvolta sono da prevedere interventi di ricostruzione del cordone dunale: è il caso in cui la continuità del cordone dunale attivo è interrotta dalla presenza di blowouts (fig. 30). Questi interrompono la continuità della copertura, creando aperture attraverso il cordone dunale e dando origine a lobi di sabbia “barcanoidi” protesi verso terra (fig. 29). I blowouts iniziano dove il potenziale di erosione eolica è cresciuto, in seguito alla riduzione della copertura vegetale. I lobi di sabbia si presentano non vegetati e sono indicativi di una perturbazione degli equilibri che regolano la formazione delle dune costiere: il loro incremento comporta una progressiva distruzione dei cordoni costieri ed una conseguente migrazione della sabbia verso l’interno, con gravi rischi per l’ambiente naturale..." (WWF)