Glossary entry (derived from question below)
English term
anti-masker
So if we want to anti-maskers to cooperate, we will need to tolerate them expressing their dissent in other ways.Ostracism and ridicule will just increase their resistance and resentment, and reinforce the “us versus them” mentality. (The Conversation)
“Anti-maskers will say masks are making you breathe in your own carbon dioxide,” said Eleanor Murray, an epidemiologist at Boston University. “That’s not at all a thing, because we know ... there are plenty of people whose occupations require them to wear a mask.” (Vox)
Anti-maskers are gradually building a following in France, and elsewhere in the world, with videos, photos and petitions on platforms such as Facebook and Twitter. (RFI)
5 +2 | antimascherina | EleoE |
5 -1 | anti-mask(er), no mask, anti-mascherina, negazionista | Cristina Bufi Poecksteiner, M.A. |
Dec 31, 2020 01:32: changed "Kudoz queue" from "In queue" to "Public"
Jan 1, 2021 00:56: changed "Stage" from "Preparation" to "Submission"
Jan 4, 2021 02:10: changed "Stage" from "Submission" to "Completion"
Jan 4, 2021 18:59: EleoE Created KOG entry
Proposed translations
antimascherina
... il sorgere di atteggiamenti difensivi di negazione (i movimenti antimascherina, le proteste contro l’usurpazione delle libertà personali, le teorie complottistiche) e di ricerca di soluzioni... (sostenibilitaequitasolidarieta.it)
Miguel Bosè guida una manifestazione di negazionisti antimascherina in Spagna (informazione.it)
Altrettanto vari sono i video e messaggi antimascherina e pro respiro libero senza protezione alcuna veicolati da sedicenti medici e leoni della tastiera su facebook, you tube o whatsapp. (ilmensile.it)
anti-mask(er), no mask, anti-mascherina, negazionista
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Note added at 13 hrs (2021-01-01 14:22:56 GMT)
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Autore del blog citato nella spiegazione
http://blog.terminologiaetc.it/2020/06/09/nuovo-significato-...
http://blog.terminologiaetc.it/2020/07/14/una-vignetta-dal-p...
"Mi occupo di gestione e ricerca terminologica, localizzazione, localizzabilità, qualità linguistica e comunicazione interculturale. In questi ambiti svolgo regolarmente attività di formazione, anche con presentazioni e workshop.
Tra le esperienze lavorative che più mi piace ricordare, due sono legate a Inghilterra e Irlanda: sono stata docente di traduzione e storia italiana contemporanea alla University of Salford e per molti anni sono stata responsabile degli aspetti linguistici della localizzazione dei prodotti Microsoft in italiano, prima come Italian Language Specialist a Dublino e poi come Senior Italian Terminologist a Milano (dettagli in Working with terminology at Microsoft).
La mia formazione: sono laureata in traduzione alla SSLMIT di Trieste e mi sono specializzata in linguistica applicata e marketing alla University of Salford e in linguistica computazionale alla Dublin City University.
Associazioni e collaborazioni: faccio parte della REI, la Rete per l’eccellenza dell’italiano istituzionale, e di Ass.I.Term. l’Associazione Italiana per la Terminologia; ho fatto parte del gruppo di lavoro UNI GL1 Informazione Tecnica. Ho anche collaborato alla revisione delle voci di informatica del Dizionario inglese-italiano Ragazzini (Zanichelli)."
http://blog.terminologiaetc.it/chi-sono/
Come ha fatto notare ad aprile la giornalista # su «Forbes», sembra ripetersi la storia già vista in California durante la pandemia globale di Spagnola, quando qualche migliaio di persone si riunì a San Francisco per protestare. Il gruppo si chiamava Anti-Mask League e sosteneva che l’obbligo di indossare la mascherina in pubblico calpestava i diritti costituzionali. In California i primi casi di Spagnola erano arrivati alla fine di settembre del 1918, e la Commissione della Sanità di San Francisco aveva emesso disposizioni precise di lavarsi spesso le mani e evitare gli assembramenti e quando le persone cominciarono a morire vennero anche chiusi tutti i locali da ballo, i teatri, i cinema e le scuole. L’uso della mascherina fu reso obbligatorio e chi veniva colto senza era multato di 5 dollari che andavano alla Croce Rossa. La maggior parte delle mascherine era in garza e la garza non fermava le particelle di virus da 80-120 nanometri, come quelle in uso oggi, ma al tempo questa era l’efficienza clinica in campo. Comunque le persone in stragrande maggioranza rispettarono le regole, indossare la mascherina era diventato un simbolo nazionale di responsabilità e patriottismo – ridurre il contagio era parte dello sforzo bellico nei mesi finali della Prima grande guerra. La curva dei contagi si appiattì. Il 21 novembre del 1918 l’obbligo della mascherina a San Francisco venne revocato. La guerra era finita, i cittadini scesero in strada a dire addio alle mascherine e a abbracciarsi. Furono riaperti i teatri e le sale da ballo. Nel giro di due settimane, iniziò la seconda ondata della Spagnola, che fu molto più fatale della prima. Le disposizioni tornarono in vigore e a quel punto, metà gennaio 1919, mentre gli ospedali si riempivano, si costituì l’Anti-Mask League, e tra le due e le quattromila persone parteciparono a un evento pubblico di protesta contro l’obbligo delle mascherine. Come andò, lo sappiamo tutti. Si calcola che circa l’1 percento della popolazione di San Francisco partecipasse alla League, forse quattromila su una popolazione di cinquecentomila. Curiosamente, è lo stesso numero di morti che si registrò alla fine a San Francisco. (Quelli che la pandemia è un complotto)
La situazione è delicata, nelle scuole i prof sono le prime sentinelle anti-Covid e se qualcuno di loro rema in senso contrario è un problema notevole, senza contare che visto quanto accaduto c'è un'istruttoria già aperta e il Ministero dell'istruzione dovrà ora valutare eventuali provvedimenti a carico dell'insegnante sanzionato. [...] Il prof anti-mask intanto continua il suo lavoro nel liceo #, ma ora con la mascherina regolarmente stretta sul volto. (Il prof non vuole indossare la mascherin)
Gli Stati Uniti, che in confronto a noi sudeuropei “bizantini” sono un Paese semplice, a volte aiutano anche a capire meglio le cose, proprio per la loro minore complessità. Per esempio adesso, con la storia delle mascherine. Dall’Atlantico al Pacifico si è diffuso infatti un vasto movimento contro l’uso delle mascherine, viste come un’impropria imposizione dello Stato e addirittura “l’anticamera del comunismo”. Questo è scritto sui cartelli che, accanto alle bandiere a stelle strisce, vengono inalberati nei rally “Take off your masks”, dal Kentuky all’Oregon, dal Texas all’Ohio. Una sorta di Anti-Mask League, coccolata dal presidente # che ha definito questi manifestanti «brave persone arrabbiate». E in tutta la federazione i politici vicini a # presenziano ad appuntamenti pubblici ostentatamente senza mascherine, compreso il vicepresidente # addirittura in visita in un ospedale. Sappiamo a cosa servono le mascherine, quelle “di base” che abbiamo tutti, chirurgiche o di stoffa: non a difendere se stessi, ma gli altri. Sono altruiste, come ha spiegato qualche settimana fa il dottor # nel tutorial che fece il giro dei social. Servono perché molti di noi sono portatori sani asintomatici e possono contagiare gli altri senza saperlo e così si è diffuso per mesi il virus. Quindi ci sottoponiamo tutti a questa rottura di scatole perché se appunto lo facciamo tutti, nessuno o quasi viene più contagiato. Altruismo, come diceva #. Interesse per gli altri. Nel caso specifico, con qualcosa in più: è cura dei più deboli – anziani, malati etc – che sappiamo essere le vittime principali di questo virus. Protestare contro le mascherine è quindi protestare contro l’altruismo. È brandire l’egoismo individualista. È fregarsene dei più deboli, anzi fargli del male sapendo di farglielo. (fase due : di seguito 4 semplici regole )
disagree |
Fabrizio Zambuto
: Devi mettere un termine solo. E dei tre che hai messo due sono sbagliati. Negazionista è una cosa diversa. Anti masker è il termine che va tradotto, rimetterlo in inglese non serve
2 hrs
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Blog citato: Docente traduzione e storia italiana contemporanea University Salford. Responsabile aspetti linguistici localizzazione prodotti Microsoft. Specializzata linguistica applicata e marketing University Salford, linguistica computazionale Dublin C
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