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Italian term or phrase:

che questa non sia la volta buona!

Italian answer:

(non) sia la volta buona

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Dec 30, 2012 10:07
12 yrs ago
1 viewer *
Italian term

che questa non sia la volta buona!

Italian Other Linguistics
con tutte le volte che sono stato a Mosca non sono mai entrato nel Cremlino ! Chissà che questa non sia la volta buona !
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Dec 30, 2012 10:23: Emanuela Galdelli changed "Term asked" from "che questa non sia la volta buona ! " to "che questa non sia la volta buona!"

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Non-PRO (1): Luca Tutino

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How to tell the difference between "easy" and "pro" questions:

An easy question is one that any bilingual person would be able to answer correctly. (Or in the case of monolingual questions, an easy question is one that any native speaker of the language would be able to answer correctly.)

A pro question is anything else... in other words, any question that requires knowledge or skills that are specialized (even slightly).

Another way to think of the difficulty levels is this: an easy question is one that deals with everyday conversation. A pro question is anything else.

When deciding between easy and pro, err on the side of pro. Most questions will be pro.

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Discussion

Luca Tutino Jan 1, 2013:
Chissà che questa non sia la volta buona... Io continuerò a chiarire il mio pensiero nelle oggettive con il congiuntivo quando uso "pensare" con il significato di "avere un'opinione" e con l'indicativo quando lo uso con quello (peraltro primario) di "formulo un pensiero"... o anche di "prevedo" (penso che pioverà) ecc. Per convincertene definitivamente leggi la definizione di "pensare" sul vocabolario Treccani (disponibile online), in particolare il significato "con reggenza verbale" 5c, dove troverai un paio di autorevoli "penso che" con l'indicativo. Certo fai bene a correggere l'indicativo nelle dubitative, putative ecc., ma NON in altri contesti

La tua osservazione sulla frase implicita non riesco a trovarla. La regola sulla supremazia dell'infinitiva immagino che sia un'insegnamento dei tuoi maestri. In un racconto o resoconto "...e penso che ho fame" non è affatto equivalente alla tua infinitiva. Quanto alla francamente ridicola pretesa di indicare come un errore l'uso fraseologico del "non" di cui è piena tutta la migliore letteratura italiana, ti invito a dare un'occhiata al capitolo XII "L'avverbio" della grammatica di Luca Serianni e in particolare al par. 51, dove l'interrogativa retorica è tra i casi di scuola.
Nicola (Mr.) Nobili Jan 1, 2013:
Mio Dio... Con tutto il dovuto rispetto, quando sento questo genere di obiezioni, mi viene da pensare che sia il classico caso di chi, non sapendo come obiettare, cambi discorso e cerchi esempio solo apparentemente calzanti, ma del tutto diversi.

Che c'entra una ballata? (Che peraltro non conosco). Non stiamo parlando di testi poetici, dove la grammatica è giustamente piegata ad altre considerazioni.

Poi fai l'esempio, secondo me azzeccato come i cavoli a merenda: "tornato a casa penso che ho fame e sono stanco". Secondo te è un caso analogo a "penso che è bello", che tu hai detto essere "corretto" quando NON lo è (no, no e poi no! E tutto quello che potrai dire non lo renderà corretto, e non ti fa onore).

Peraltro, opportunamente hai omesso la mia osservazione: qui sarebbe meglio una frase implicita, dato che c'è identità di soggetto: "tornato a casa, penso di avere fame e di essere stanco".

"Penso che è bello" è un ERRORE. Punto. Qui "pensare" significa "avere un'opinione", quindi si usa il congiuntivo. Punto.

"Penso che ho fame", per quanto peggio di "penso di avere fame", è corretto perché qui "pensare" significa "mi accorgo" o simili. Non ci vuole troppo per capirlo...
Luca Tutino Jan 1, 2013:
Esempio letterario Nella Ballata delle donne di Sanguineti troverai diversi esempi di quanto ho appena scritto, dove l'uso del congiuntivo altererebbe in modo irrimediabile il pensiero del poeta (dunque l'indicativo non è liquidabile come "licenza poetica").
Luca Tutino Jan 1, 2013:
Regolette ottuse Se intendo rappresentare un oggetto o un fatto certo che è il contenuto reale del mio pensiero in un dato momento non devo necessariamente (e a volte casi non posso) usare il congiuntivo: "mi sono svegliato pensando che è passato un altro anno". Oppure: "tornato a casa penso che ho fame e sono stanco". Pensa che effetto farebbe "penso che io abbia fame" - un significato particolarissimo, che si attaglia a ben poche situazioni possibili (chi non sa con certezza se ha fame o no?).

Naturalmente se il verbo pensare viene usato per presentare qualcosa di soggettivo o incerto si deve usare il congiuntivo. Ma non è sempre così! In sostanza in tutti i casi in cui è necessario esprimere l'assoluta certezza di ciò che si pensa il congiuntivo è in realtà bandito. E poi ci sono anche casi intermedi, in cui si può o si deve sottolineare più la certezza che l'incertezza... Tanti insegnanti, specialmente nelle prime classi scolastiche, insegnano regolette che in realtà sono grossolane semplificazioni. Ma un professionista che fa della lingua il suo mestiere non può basarsi ciecamente su di esse. Eleggerle a dogma assoluto è una sciocchezza.
Nicola (Mr.) Nobili Dec 31, 2012:
"Tutti indicativi perfettamente corretti"? Scusate, ma francamente mi chiedo se parliamo la stessa lingua. No, no e poi ancora no! Sono ERRORI. Punto e basta. Questo non si discute.

Se poi vogliamo fare deliberatamente degli errori, magari per motivi espressivi o per riprodurre la parlata di incolti, d'accordo. Ma l'idea che sia "corretto" o che l'uso dell'indicativo o del congiuntivo in questi casi dipenda dalla "sfumatura" è semplicemente SBAGLIATA. Proprio non si giustifica.

Io peraltro insegno l'italiano agli studenti, se mi facessero esempi del genere non esiterei a correggerli. La nostra lingua è l'ITALIANO, non lo spagnolo o l'inglese o altre lingue che hanno altre regole.

Dopo "penso che" si utilizza il congiuntivo. Non l'indicativo. Tutt'al più si usa "penso + l'infinito" quando c'è identità di soggetto ("penso di dover andare a dormire" è molto meglio di "penso che devo andare a dormire", possibile che tu non l'abbia suggerita come ipotesi?).

Il resto, scusate, è sciatteria. Accettazione bieca della degenerazione linguistica in atto. Un mio insegnante la chiamava, con termine molto espressivo, "calabraghe".
Scusate, discutiamo finché vogliamo sull'oggetto, ma queste osservazioni sul congiuntivo son sciocchezze
Luca Tutino Dec 31, 2012:
Indicativo, questo sconosciuto. "Cosa pensi in questo momento?"
"Penso che devo andare a dormire"

"E ora? Dimmi cosa stai pensando."
"Penso che certi traduttori hanno sbagliato mestiere"

"E invece cosa pensi del cielo stellato?
"Penso che è bello"

Tutti indicativi perfettamente corretti. Nella seconda e nella terza risposta il congiuntivo sarebbe anch'esso corretto (con sfumatura di significato leggermente diversa) ma sarebbe un errore nella prima. Leggere simili commenti mi fa cascare le braccia. Scusate il lungo OT.
Nicola (Mr.) Nobili Dec 30, 2012:
Opinione opposta In effetti, con tutto il dovuto rispetto, fatico a pensare ad un'opinione più diametralmente opposta rispetto alla mia. Quando leggo:
Non credo tra l'altro che un italiano medio dica "ho affatto caldo" e intenda che ha freddo.
Ecco, visto che io l'ho sentito, e spesso, mi chiedo se parliamo la stessa lingua... Quando poi sento:

"Penso che è bello" è accettabile nella lingua parlata
Perdonatemi, ma rabbrividisco. No, no, no e poi ancora no! Non è per nulla accettabile! Si tratta di un orrore, oltre che di un errore, che DEVE essere stigmatizzato.

Ciò detto, secondo me il "non" nella frase in oggetto rimane brutto, errato e inutile (si capisce benissimo anche senza e su Google c'è un numero esattamente analogo di occorrenze). Ciò a prescindere dal fatto che mi fossi sbagliato nell'interpretazione.
P.L.F. Persio Dec 30, 2012:
La mia opinione (ovviamente, opinabile): Questa frase equivale a "Chi può dire che questa non sarà la volta buona?/Chi nega che questa sarà la volta buona?", ovvero frasi che contengono rispettivamente una negazione e il verbo negare, perciò, sia dal punto di vista concettuale che da quello grammaticale, non ci trovo nulla di particolarmente aberrante o cacofonico.
Capisco tuttavia il fastidio che si prova nel vedere per iscritto, ormai ovunque, espressioni colloquiali sciatte, "solecismi pedestri", idiotismi, il tutto condito dalla più strafottente, pervicace e beata ignoranza delle regole dell'ortografia che impera sui più svariati blog e forum (non ultimo, quello italiano di ProZ, che di tante "perle" ci ha fatto dono anche quest'anno...).
Concordo dunque con la spiegazione di Danila, ma condivido anche le perplessità di Nicola. Non ho controllato che cosa dica a riguardo il forum dell'Accademia della Crusca, che mi risolve continuamente diversi dubbi, ma prima o poi lo farò. Se qualcuno ne sa qualcosa, ce ne renda partecipi.
Un buon anno di buon italiano a tutti!
Danila Moro Dec 30, 2012:
mah... dopo "chissà se", no, non metterei la negazione. Ma dopo "chissà che" la si trova spesso. Non vedo come il confronto possa spiegare alcunché. L'esempio di "affatto" poi non vedo cosa c'entri. Non credo tra l'altro che un italiano medio dica "ho affatto caldo" e intenda che ha freddo. "Penso che è bello" è accettabile nella lingua parlata, ma certo non è buon italiano, e anche questo esempio non mi sembra paragonabile con il Nostro. L'espressione oggetto della disputa non dà (a me) l'impressione di italiano povero come invece la dà (a me e penso a molti qui - e altrove) il "penso che è bello" (che poi è il classico non-uso del congiuntivo, tipico errore del parlato facilmente identificabile). E' chiaro cmq che siamo di opinione opposta, e che non ci convinceremo a vicenda. Mi piacerebbe sentire il parere degli altri, se non sono tutti a preparare il cenone...
Nicola (Mr.) Nobili Dec 30, 2012:
Veramente... Il nostro amico non è russo, è georgiano. Scusate la pignoleria. E quel "non" è un'aberrazione, a mio avviso. Come lo sono altre cose analoghe.

Facciamo qualche esempio. Oggi molti dicono "affatto" in senso negativo ("per nulla"), mentre "affatto" significa "del tutto", in senso negativo occorre dire "niente affatto" o "non affatto".

Mi era capitato anni fa di fare una revisione di una traduzione in italiano. La mia collega, spagnola, che gestiva il progetto mi aveva chiesto proprio perché dopo "chissà che" c'era una negazione; lei capiva molto bene l'italiano, ma equivocava il significato, PROPRIO perché non c'è logica nell'uso di quel "non".

Ribadisco: per me è un errore di grammatica. Ed è anche un errore di logica. Ed è orribile. Che poi ci sia tanta gente che lo usi e bisogni capirlo, è un'altra faccenda. C'è anche tanta gente che dice: "Penso che è bello", ma non per questo lo considero corretto.

Per inciso, confrontate:

"Chissà SE questa sia/sarà la volta buona"

Con "chissà se" nessuno metterebbe la negazione, giusto? E allora perché metterla dopo "che"? Secondo me resta un orrore, poi, per carità, se uno la usa, dobbiamo capire che cosa dice...
Danila Moro Dec 30, 2012:
ribadisco per il nostro amico russo - perché credo che per lui sia importante saperlo - che non si tratta di un errore di grammatica. La formulazione con il "non" non è scorretta e quindi nemmeno "infelice". Si trova comunemente in espressioni introdotte da "chissà" con il congiuntivo. Non so risalire grammaticalmente alla regola e dunque so giustificare questo uso della negazione, più che dire che rafforza l'idea della speranza insita in queste espressioni. Magari qualcun altro è in grado di fornire una spiegazione grammaticale specifica. Hopefully.
Nicola (Mr.) Nobili Dec 30, 2012:
Stando così le cose... Ok, ho visto che le due domande vengono dalla stessa pagina Internet, però la domanda precedente, quella molto ironica, è in realtà solo la firma digitale di un altro utente, mentre questa è la risposta ad una domanda su cosa c'è da vedere al Cremlino.

A me continua a sembrare una formulazione infelice, ma il significato sembra diverso da come l'avevo inteso. Peraltro, purtroppo pullulano le infelici espressioni "da forum telematico" per tutta la pagina, comprese traslitterazioni incorrette dal russo... Vabbè, in questi casi conta capire che cosa intende dire, non giudicare lo stile di chi scrive.

Scusate, avevo frainteso.
Angie Garbarino Dec 30, 2012:
Ecco il link del forum contenente la frase (tutta e uguale anche con lo spazio prima dei punti esclamativi) http://www.russia-italia.com/l-interno-del-cremlino-nel-1898...
Danila Moro Dec 30, 2012:
per Nicola non si tratta nemmeno dello stesso testo della domanda precedente, si trova in rete, è una breve risposta in un forum dove si parla del Cremlino.

Responses

+8
19 mins
Selected

(non) sia la volta buona

l'uso del "non" non ha affatto un significato negativo. Si usa la negazione, ma si intende affermare il concetto. Cioè lui si chiede se questa volta RIUSCIRA' ad entrare al Cremlino. Non c'è nessuna ironia e nemmeno un gioco di parole.

"Chissà che questa volta non riesca a vincere al lotto!" E' un modo tipico di dire, usando la negazione in modo, per così dire, pleonastico, ma non vi è alcun significato negativo della frase, mi sto chiedendo e augurando di vincere.



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Note added at 33 min (2012-12-30 10:41:43 GMT)
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guarda l'uso dell'espressione in rete, e ti convincerai che il senso è positivo.
Due esempi a caso, tra i 527.000:

Prima di comporre il numero di telefono incroci le dita. Qui non ho mai provato, pensi, chissà che non sia la volta buona. Vorrei prenotare un tavolo per quattro, c’è posto?

http://www.targatocn.it/2012/10/24/sommario/speciale-estate/...

Chissà che non sia la volta buona. Ci hanno declassato la stazione ed abbiamo fatto spalluccia, ci hanno tolto il teatro e non ce ne siamo accorti, ci hanno tolto la cassa di risparmio e ci siamo raccontati che non è successo niente, ci hanno affossato la logistica ed abbiamo fatto la gioia degli ambientalisti, mentre abbiamo incentivato l’indifferenza della città. Magari adesso è la volta buona!

http://win.cittafutura.al.it/web/_pages/detail.aspx?GID=14&D...
Note from asker:
Grazie
Peer comment(s):

neutral Nicola (Mr.) Nobili : Vedi commenti sopra... Lo stesso utente ha chiesto aiuto su un'altra frase dello stesso testo. Era estremamente ironica e piena di giochi di parole. Secondo me è tutto pervaso da ironia. Io, comunque, non uso quel "NON", che a livello logico è un errore
6 mins
il "non" non è un errore, in google ci sono 527.000 record per "chissà che non sia la volta buona". Il fatto che altrove ci sia ironia, non implica che sia presente anche qui, da queste parole non traspare alcun senso ironico.
agree Assiolo : Vuol dire "probabilmente questa sarà la volta buona". In effetti, "no" in questi casi si usa come una sorta di rafforzativo.
1 hr
grazie del tuo intervento! e buon anno :)
agree Angie Garbarino : sì è a volte usato come rafforzativo e qui indica, "spero che questa sia la volta buona"
2 hrs
grazie Angie! Buon inizio!
agree P.L.F. Persio : o, come diceva il grande Nino Manfredi: "Fusse ca fusse la vorta bbona!". Buon anno, cara!
3 hrs
ehhhh! grazie cara :) e tanti auguri anche a te "lassù" (o quaggiù se sei "in zona" per l'occasione...)
agree Magda Falcone
3 hrs
grazie Magda e auguroni!
agree texjax DDS PhD : Nessuna aberrazione
6 hrs
grazie! :)
agree luskie : è vero, si usa così e suppongo sia del tutto corretto, ma anche a me l'illogicità della cosa ha dato sempre un gran fastidio (che è poi proprio la ragione per cui ho aperto questo kudoz!) - già che ci siamo, buon 2013!
7 hrs
grazie luskie, anche a te! (quante illogicità nella lingua e soprattutto altrove... ;)
agree Prawi : per me è assolutamente corretto, è solo pleonastico ma si usa
10 hrs
grazie!
agree Luca Tutino : è semplicemente un uso fraseologico dell'avverbio "non", regolarmente associato alle interrogative retoriche, di cui quelle associate alla locuzione "chissà" sono solitamente un caso particolare
2 days 14 hrs
grazie della spiegazione :)
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