Entro il 2050, l’obiettivo per l’Unione Europea è la Carbon Neutrality
Con l'Accordo di Parigi firmato da 195 paesi, l'Unione europea si è impegnata a raggiungere entro il 2050 questo traguardo; carbon neutrality, definito anche delle “emissioni zero”. Cosa vuol dire esattamente? Secondo quanto riportato in un editoriale pubblicato l’8 ottobre 2019 sul sito del Parlamento Europeo:
le emissioni zero (o neutralità carbonica) consistono nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni e l'assorbimento di carbonio.
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Neutralità carbonica significa &quot;emissioni di carbonio uguali agli assorbimenti&quot;.<br />Le emissioni zero (o neutralità carbonica) consistono nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni e l&#039;assorbimento di carbonio. <br /><br />Neutralità carbonica: cos&#039;è e come raggiungerla entro la seconda metà del ventunesimo secolo<br />Con l&#039;Accordo di Parigi, l&#039;Unione europea si è impegnata a raggiungere il traguardo della neutralità carbonica, le cosiddette &quot;emissioni zero&quot;, entro il 2050. Cosa significa in pratica? Cos&#039;è la neutralità carbonica?<br /><br />Cos&#039;è la neutralità carbonica?<br />Le emissioni zero (o neutralità carbonica) consistono nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni e l&#039;assorbimento di carbonio. Quando si rimuove anidride carbonica dall&#039;atmosfera si parla di sequestro o immobilizzazione del carbonio. Per raggiungere tale obiettivo, l&#039;emissione dei gas serra dovrà essere controbilanciata dall&#039;assorbimento delle emissioni di carbonio.<br />Viene definito pozzo di assorbimento un sistema in grado di assorbire maggiori quantità di carbonio rispetto a quelle che emette. I principali pozzi di assorbimento naturali sono rappresentati dal suolo, dalle foreste, e dagli oceani. Secondo le stime, i pozzi naturali rimuovono tra i 9.5 e gli 11 Gt di CO2 all&#039;anno. Nel 2017, le emissioni globali di CO2 hanno superato di più di tre volte (37.1 Gt) la capacità totale di assorbimento dei pozzi naturali.<br />Ad oggi, nessun pozzo di assorbimento artificiale è in grado di rimuovere la necessaria quantità di carbonio dall&#039;atmosfera necessaria a combattere il riscaldamento globale. Il carbonio conservato nei pozzi naturali come le foreste è rilasciato nell&#039;atmosfera attraverso gli incendi nelle foreste, i cambiamenti nell&#039;uso del terreno o i disboscamenti. Per questo motivo è fondamentale ridurre le emissioni di carbonio per poter raggiungere la neutralità climatica.<br /><br />Fonte<br />&quot;Neutralità carbonica: cos&#039;è e come raggiungerla entro la seconda metà del ventunesimo secolo&quot;<br /><b><a href="https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20190926STO62270/neutralita-carbonica-cos-e-e-come-raggiungerla" rel="nofollow noopener" target="_blank">https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/201...</a></b><br />___________________________<br /><br />All’atto dell’approvazione dell’Agenda 2030 da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU (settembre 2015) il negoziato climatico multilaterale era ancora in pieno divenire. Per questa ragione l’obiettivo 13 non ha definito con precisione i target climatici, lasciando che fosse la sopravveniente COP 21 a stabilire tempi, modi ed obiettivi. Con l’Accordo di Parigi di dicembre 2015 (il quale è parte integrante dell’Agenda 2030), sorretto dallo straordinario consenso e perfino dall’emozione che ha unito ben 195 Paesi, praticamente l’umanità intera, l’obiettivo è il contenimento dell’incremento della temperatura media globale molto al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali, perseguendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1,5°C. Questo contenimento ridurrebbe significativamente i rischi e gli impatti del cambiamento climatico e consentirebbe di raggiungere la neutralità carbonica (emissioni uguali agli assorbimenti) nella seconda metà del secolo. Ciò richiederà profondi cambiamenti del modello di sviluppo globale e dei singoli paesi, una rapida avanzata della green economy verso la decarbonizzazione delle economie, con conseguente anticipazione del picco mondiale delle emissioni ben prima del 2030.<br /><br />Fonte<br />&quot;Lotta contro il cambiamento climatico&quot;<br />Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile<br /><b><a href="https://asvis.it/goal13/home/453-1307/gli-obiettivi-da-raggiungere" rel="nofollow noopener" target="_blank">https://asvis.it/goal13/home/453-1307/gli-obiettivi-da-raggi...</a></b><br />_____________<br /><br />Neutralità carbonica nel lungo termine<br /><br />Comitato Sostenibilità e Scenari (CSS) - istituito nel 2014.<br />Approfondisce le tematiche di integrazione tra strategia, scenari evolutivi e sostenibilità del business nel medio-lungo termine ed esamina gli scenari per la predisposizione del Piano Strategico. Nel corso del 2019 il CSS ha approfondito in tutte le sedute aspetti relativi al cambiamento climatico, tra cui la strategia di neutralità carbonica, gli scenari energetici, le energie rinnovabili, la ricerca e sviluppo a supporto della transizione energetica, le partnership sul clima e le tematiche relative alla risorsa idrica e biodiversità. <br /><br />Il Piano di Incentivazione di Breve Termine con differimento, in continuità con gli scorsi anni, include l’obiettivo di riduzione dell’intensità delle emissioni GHG upstream operate in coerenza con il target de-finito al 2025. Tale obiettivo è assegnato all’AD con un peso del 12,5% e a tutta la popolazione dirigente Eni con responsabilità connesse al raggiungimento dei target della strategia di neutralità carbonica. <br /><br />Bioraffinerie<br /> Per raggiungere la neutralità carbonica nel lungo periodo le linee strategiche di Eni nel settore R&M prevedono:<br />• l’espansione della capacità di raffinazione “bio” fino a oltre 5 milioni di tonnellate per anno, alimen-tata esclusivamente dal 2023 con cariche palm oil free, di II e III generazione (in aree target quali Asia e Medio Oriente, Europa per la produzione di bio jet fuel e Stati Uniti); <br />• la progressiva conversione dei siti convenzionali italiani a vantaggio di nuovi impianti per la pro-duzione di biocarburanti e carburanti innovativi quali idrogeno, metanolo, biometano e prodotti dal riciclo di materiali di scarto;<br />• l’evoluzione graduale del mix di prodotti venduti nelle attività retail, raggiungendo al 2050 il 100% della vendita di prodotti decarbonizzati.<br /><br />Fonte<br />ENI<br />Neutralità carbonica nel lungo termine<br /><b><a href="https://www.eni.com/assets/documents/ita/sostenibilita/2019/Eni-for-2019-neutralita-carbonica-nel-lungo-termine.pdf" rel="nofollow noopener" target="_blank">https://www.eni.com/assets/documents/ita/sostenibilita/2019/...</a></b>

Le altre definizioni, seppur censite, non sono utilizzate in modo omogeneo. Es. lo stesso articolo nell'incertezza usa sia il calco dall'inglese che la definizione italiana, ovvero usa due diversi calchi dall'inglese, indicandoli espressamente. L'unico termine italiano usato con coerenza è emissioni zero, con la specifica di "nette" se si vuole rimarcare l'idea di bilanciamento complessivo dei gas emessi rispetto alla non produzione di emissioni in assoluto.

Emissioni zero è un claim ormai entrato nel lessico comune ad indicare un prodotto, un servizio o una attività le cui emissioni di CO2 e di gas serra sono pari a zero: in questo modo il prodotto/servizio non contribuisce al riscaldamento climatico globale. Oppure si fa riferimento al risultato di processi di &quot;carbon assessment&quot; (quantificazione delle emissioni di CO2 e dei gas serra) e di &quot;carbon management&quot; (cioè riduzione e poi compensazione di CO2 e dei gas serra) realizzati per aumentare la compatibilità ambientale di un prodotto, di un processo, di un evento, della mobilità individuale o collettiva, ecc...